MACERA DELLA MORTE

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PARTENZA: Località Spelonga – Arquata del Tronto (Ap)

DATI TECNICI: Km 32 – Dislivello 1200 – Medio

PERIODO MIGLIORE: da maggio a ottobre



DESCRIZIONE

I Monti della Laga non possono certo competere in quanto a leggende con i vicini Sibillini.
Tuttavia la memoria storica racconta del passaggio di Annibale tra questi monti che,
per attraversarli, fece salire le sue truppe con gli elefanti fino alla Macera della Morte.
Nella zona si apre quello che ancora oggi viene chiamato il “valico di Annibale”
a ricordo del leggendario passaggio del condottiero cartaginese.

Partiamo da Spelonga e su forestale saliamo verso il Monte Comunitore. Saliamo agevolmente
fino a Passo il Chino. Attraversata una bella faggeta la pista diventa erbosa con buona pendenza.

Attraversata Costa Piangrano aggiriamo la vetta della Macera della Morte tagliando
il fianco della montagna. Bellissima è la veduta sulla Valle del Chiarino
e le vallate sottostanti. In posizione di tutto privilegio possiamo
ammirare il gruppo del Vettore in tutta la sua maestà.

 Arrivati al “Termine” (confine tra Abruzzo Marche e Lazio) imbocchiamo il sentiero Italia
che scende a valle fino al rifugio Investauro.

Giunti al rifugio proseguiamo nella Valle del Chiarino in direzione del Lago Secco, oggi oasi del WWF.

Proseguiamo la discesa verso valle seguendo un sentiero (impegnativo e a tratti poco evidente)
che attraversa l’Agro Negro (necessario GPS per chi non conosce la zona) per poi rientrare nel bosco fino a Poggio d’Api .

Dall’abitato di Poggio d’Api percorreremo un breve tratto di provinciale fino al punto di partenza.

Buona pedalata!!!



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7 Responses

  1. Mimmo scrive:

    Il percorso è adatto a biker allenati e esperti.
    In quota nei pressi della Macera della Morte spesso c’è vento e la temperatura può essere bassa anche d’estate.
    E’ sconsigliato nei periodi in cui è piovuto di recente a causa di alcuni tratti che potrebbero essere fangosi.

  2. marco l'avventuriero scrive:

    L’itinerario mi è piaciuto molto ma bisogna avere il gps…..in alcuni tratti senza gps non si torna a casa!

  3. paolino scrive:

    Itinerario non per tutti, spettacolare nella parte alta fino al rifugio inversaturo. Dopo il lago secco il sentiero tende a perdersi tra la vegetazione e le tracce degli animali. In questo tratto il GPS è necessario.
    Dopo l’agro nero il sentiero ritorna ben visibile e marcato fino a poggio d’api.
    Per il tipo di terreno l’itinerario va evitato nei periodi umidi o dopo piogge abbondanti.

  4. Franco scrive:

    Questo percorso l ho fatto già oltre 10 anni fa …bellissimo itinerario per biker esperti di ambienti in alta quota.
    In corrispondenza del lago secco confermo le difficoltà a individuare il sentiero senza gps ma questo aggiunge avventura all’avventura.

  5. Simone scrive:

    Ho fatto ieri questo percorso. Dopo il rifugio Inversaturo seguire il percorso è dura e occorre avere il gps sempre sottocchio.
    Per il resto il percorso molto bello con grandi panorami verso ogni direzione.

  6. sandro1104173 scrive:

    ITINERARIO DA NON SOTTOVALUTARE BISOGNA METTERCI IN PREVENTIVO 6/7 ORE DI MARCIA.
    LA CRESTA CHE PORTA A MACERA DELLA MORTE E IL TRATTO DI SENTIERO ITALIA CHE SCENDE FINO ALL’INVERSATURO E’ FANTASTICO.
    LEGGENDO LE VARIE RECENZIONI, PER EVITARE IL TRATTO SOTTO AL LAGO SECCO, HO PREFERITO DALL’INVERSATURO PROSEGUIRE SU FORESTALE FINO A SAN CAPONE DA QUI SU ASFALTO FINO AL PUNTO DI PARTENZA.

    • Sibillini Bike Map scrive:

      a metà della forestale tra l’inversaturo e san capone ci avvicina molto a poggio d’api
      (la traccia in rosso, la verde dovrebbe essere quella percorsa da te)

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