Con l’approvazione in Regione sono ormai definitive le misure di conservazione dei Siti 2000 adottate dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Le misure riguardano vari aspetti tra cui la regolamentazione delle attività turistico-ricreative, l’escursionismo in mtb e le attività di volo libero.
Per quanto riguarda la circolazione delle mtb, molte sono le modifiche apportate rispetto alla formulazione iniziale. Dopo un approfondito confronto tra tecnici del Parco, Guide Alpine ed esperti di mtb, si è passati da una situazione di generale chiusura di tutti i sentieri ricadenti in zona A ad una situazione di limitata chiusura di alcune zone ritenute più sensibili. Sono state riviste anche le prescrizioni in materia di e-bike che ora, ai fini della circolazione nel Parco, sono state parificate alle normali mtb.
Nel provvedimento in vigore dal 25/07/2016 “L’accesso e la circolazione con biciclette (ivi incluse quelle a pedalata assistita) o qualsiasi altro mezzo con ruote non a motore è consentito esclusivamente lungo i percorsi rappresentati nella “Carta dei Percorsi” ufficiale del Parco pubblicata sul sito www.sibillini.net, nonché lungo le strade e i sentieri riportati nella carta I.G.M. in scala 1:25.000.
Non è comunque consentito l’accesso con gli stessi mezzi lungo i seguenti percorsi e in tutti gli altri percorsi all’interno delle stesse aree così come cartografate dal Parco:
A) cresta del M. Rotondo: 279 (dal Fargno alla strada di Pian di Pao);
B) area del M. Bove: E8 (con eccezione della strada secondaria dal Cornaccione al Cristo delle Nevi e del tratto da Frontignano alle intersezioni con le carrarecce per Calcara), sentieri non numerati in zona A;
C) creste M. Bove Sud-P.zzo Berro-Forc.la Angagnola-M. Priora-Il Pizzo: zona A, sentiero non numerato cresta M. Priora-Il Pizzo, sentiero Prato Porfidia-Il Pizzo;
D) creste dal M. Porche al M. Sibilla: E10 (con eccezione della strada della Sibilla), sentiero di cresta non numerato;
E) area del M. Argentella, M. Vettore e del Lago di Pilato: E15 (da Forca di Presta a incrocio con sentiero 132), 151 (dal Lago di Pilato al sentiero 152), 153, 552 (da Forca Viola al percorso E17), 554, 558, tutti i sentieri non numerati in zona A, sentiero non numerato del M. Torrone fino a sentiero 132.
Deve essere in ogni caso mantenuta, soprattutto in discesa una andatura moderata e rispettosa dei sentieri, della fauna e degli escursionisti; in particolare è obbligatorio il trasporto a mano del mezzo sulle creste di P.zzo Tre Vescovi (sentieri 273 e 274), lungo il sentiero non numerato da Passo Cattivo a Cima di Vallinfante e lungo il tratto in zona A del sentiero non numerato dalla Strada della Sibilla al sentiero 222 (Capo Tenna).
Ai sensi e agli effetti del presente comma per “accesso” si intende l’entrata con il mezzo in una determinata area, anche se condotto a mano (non in sella) o in spalla”.
Di seguito la mappa dei sentieri soggetti a limitazione (in blu i divieti di circolazione, in giallo gli obblighi di conduzione a mano):
MONTE ROTONDO
- sentiero n. 279 (dalla forcella del Fargno alla strada di Pian di Pao);
PIZZO TRE VESCOVI
- obbligo di conduzione a mano nei sentieri n. 274 (dalla forcella del Fargno alla vetta di Pizzo Tre Vescovi) e n. 273 (dalla Forcella Angagnola alla vetta di Pizzo Tre Vescovi);
MONTE BOVE
- sentieri n. 270 (cresta del Monte Bove Nord), 271 (cresta del Monte Bove Sud), 272 (passaiola e val di Bove);
- sentiero non numerato da Passo Cattivo alla Vetta del Monte Bove Sud;
- sentiero non numerato dal Monte Bicco all’intersezione con il sentiero 272;
PIZZO BERRO E PRIORA
- sentiero non numerato da Monte Bove Sud a Pizzo Berro (forcella della neve);
- sentiero non numerato dalla forcella Angagnola alla Vetta della Priora;
- sentiero non numerato dalla vetta della Priora al Pizzo e dal Pizzo al prato Perfidia;
SIBILLA, CIMA VALLELUNGA, MONTE PORCHE
- sentiero n. 155 (dalla vetta al rifugio Sibilla);
- sentiero non numerato dalla vetta del Monte Porche all’intersezione con il sentiero n. 156 e strada della Sibilla;
- obbligo di conduzione a mano dalla sella della sibilla fino al casale Sibilla;
CIMA VALLINFANTE – PASSO CATTIVO
- obbligo di conduzione a mano da Cima Vallinfante a Passo Cattivo (in entrambi i sensi di marcia);
ARGENTELLA – FORCA VIOLA
- sentieri n. 552 (forca Viola), 554 (fonte delle Fate), 558 (dalla vetta dell’Argentella a Palazzo Borghese);
- sentiero non numerato da Forca Viola alla vetta dell’Argentella;
VETTORE, REDENTORE, LAGHI DI PILATO
- sentieri n. 101 (da forca di Presta alla Vetta del Vettore), 131 (dalla vetta del Vettore alla fonte del Pastore), 153 (da forca Viola ai laghi di Pilato), 151 (fino all’intersezione con il sentiero 152);
- sentiero non numerato dal rifugio Zilioli ai laghi di Pilato fino all’intersezione con il sentiero n. 132;
- sentiero non numerato dalla vetta del Vettore al Monte Torrone (fino all’intersezione con il sentiero n. 132);
- sentiero non numerato dal rifugio Zilioli a forca Viola (cresta del Redentore, Cima dell’Osservatorio);
Sono ancora percorribili tutti gli altri sentieri del Parco con le seguenti prescrizioni:
– obbligo di andatura moderata soprattutto in discesa;
– obbligo di rimanere lungo il tracciato dei sentieri;
– rispetto del codice Norba.
QUADRO NORMATIVO
Misure di conservazione dei Siti 2000
Altre info su:
Avrei alcune domande, se potreste rispodermi: ma i sentieri che entrano dal rifugio del fargno alla valle dell’ambro sono vietati, o no? Per farmi capire, guardando la 2° immagine sopra (pizzo tre vescovi) , intendo i sentieri : 277-227 fino al casale rinaldi, per poi riprendere la carrareccia che risale in costone del menardo (forcella bassete), passare vicino al monte mandola, per poi tornare a pintura.
Otre questo, passo cattivo si può ancora percorrere fino all’uscita dell’infernaccio (pisciarelle)?
Grazie ciao e complimenti al sito
Ciao….i sentieri 277 (dal Fargno alla forcella Angagnola) e 227 (dalla forcella Angagnola a casal Rinaldi) sono senza limitazioni quindi possono essere liberamente percorribili in sella con la mtb. Nella zona le uniche limitazioni sono previste per i sentieri 274 (dal Fargno alla vetta di pizzo tre vescovi) e 273 (dalla vetta di pizzo tre vescovi alla forcella Angagnola) che debbono essere percorsi a spinta in entrambi i sensi di marcia. La valle dell’ambro e’ tutta percorribile in mtb senza limitazioni (sia da casal Rinaldi fino a colle bassete, sia per il 241 dalla vetta di pizzo tre vescovi fino a colle bassete per il monte acuto. Sono anche senza limitazioni i sentieri di fonte del faggio, di prati perfidia, del monte amandola fino al rifugio campo lungo.
PEr quanto riguarda passo cattivo, la valle di tenna e l’infernaccio non ci sono limitazioni alla percorribilità in mtb .
Il credo che uno staf di guide autorizzate in possesso di patentino preso attraverso esami federali , potrebbero essere il tramite per far conoscere il parco a persone amanti di questo sport , nel massimo rispetto della natura. Non solo ma queste guide oltre a rendere le passeggiate sicure trasmetterebbero ai partecipanti nozioni ambientali riferite alla fauna , alla spiegazione geologica del terreno ma anche darebbero informazioni su tutto ciò che di artistico religioso economico TURISTICO orbita nel territorio e del parco e non. Io parlo così ,in quanto ho mio figlio che è diventato , attraverso il superamento di esami, istruttore e guida di montan baic , parla tre lingue e quando al vecchio direttore feci una proposta che ricalcava un po’ quello che ho detto sopra , mi sono sentito rispondere:” Percarita’ non mi parli di di gente con le biciclette nel parco , con le quali ho circa 70 denunce in corso. Replicai dicendo ,che proprio per evitare certi problemi, forse era il caso di identificare zone nel parco dove ci si poteva andare solo se accompagnati da guide esperte e acculturare nel rispetto della natura” Non mi sembra il caso di dirLe quale fu la risposta , ma comunque fino a quando i gestori del Parco non capiranno che è fondamentale mettere al centro del progetto l’uomo,creargli opportunità economiche reali , non potrà avere dallo stesso la giusta collaborazione , indispensabile per un processo evolutivo del Parco stesso che senza l’ aiuto della gente locale , non riuscirà mai ad avere. Auguri .
be’, personalmente, dato che è dal 1979 che giro i sibillini (prima a piedi poi in mtb) , sono in disaccordo su quello che dici, o almeno l’importante che non creino problemi, o rstrizioni, a chi vuole andare da solo senza guide , perchè la montagna è di tutti, come il mare e non deve diventare una cosa obbligatoriamente a pagamento, solo perchè ci sono queste “nuove figure lavorative”, che ne debbano trarre profitto
Da come si era partiti diciamo che si è raggiunto un ottimo compromesso. Conosco bene i sibillini e da quello che vedo hanno chiuso solo sentieri a ciclabilità nulla o quasi….
proprio per questo era inutile chiuderli, si “difendono” da soli e pochi eroici bikers che li percorrono non costituiscono “pericolo”.
esatto….e dato che prima delle restrizioni, in molti di questi sono andato anche io in mtb, debbo dire che è stato più uno sfizio, più che un godere la mtb vera e propria, dato che molti di quelli ora chiusi, si percorrono quasi tutti con bici a spalla a parte qualche tratto di discesa. Quindi direi che si godono meglio a piedi con zaino in spalla e non mi mancheranno in mtb